Progetti

Cogefa headquarter

Corso Principe Eugenio 18, Torino

Picco Architetti e +Studio Architetti trasformano l’ex Istituto del Buon Pastore in una nuova sede direzionale d’eccellenza per Cogefa S.p.A., nel cuore di Torino. Il progetto, che interessa il complesso storico di corso Principe Eugenio 18, unisce restauro, architettura contemporanea e sostenibilità, per restituire vita a uno dei luoghi simbolici della città post-unitaria.

Uno degli aspetti più rappresentativi dell’intervento è il nuovo volume d’ingresso, pensato non solo come varco fisico, ma come segno architettonico capace di raccontare la trasformazione del complesso.

Realizzato con struttura metallica e ampie superfici vetrate, l’ingresso dialoga in modo netto ma rispettoso con l’edificio storico: trasparente, luminoso, accogliente, definisce con chiarezza il nuovo accesso principale, segnando il passaggio simbolico dall’ex istituto ottocentesco alla sede innovativa di un’azienda proiettata verso il futuro.

Tra gli elementi iconici del progetto spicca anche la Blu Box, volume architettonico interamente blu, ricavato dalla sopraelevazione del piano di calpestio del piano terra. Uno spazio di rappresentanza flessibile, capace di adattarsi a eventi, presentazioni e attività multimediali, diventando il cuore dinamico del nuovo headquarter e simbolo dell’identità aziendale.

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Ampliamento Fondazione Paideia

Via Santorre di Santarosa 14, Torino

Nell’ottobre 2024, il team composto da +Studio Architetti, Picco Architetti ed EP&S engineering si aggiudica la gara a inviti promossa da KAUAI s.r.l. per l’ampliamento della Fondazione Paideia: un progetto che punta a crescere nel segno della continuità, dell’inclusione e della cura.

Il concept preliminare immagina un nuovo edificio in dialogo diretto con l’esistente, con una distribuzione funzionale ben definita: al piano seminterrato è prevista una palestra, al piano terra una sala eventi/conferenze, mentre ai primi due piani si trovano uffici e sale per attività comuni. Al piano sottotetto è infine previsto un alloggio per il custode. Un'estensione organica che si sviluppa su circa 1000 mq, pensata per rispondere alle esigenze presenti e future della Fondazione.

Il progetto prende forma da un approccio unico: partire dall’interno, dai bisogni, dai percorsi, dalle relazioni, e solo dopo definire il “contenitore”. Una logica che privilegia il funzionamento dello spazio rispetto alla mera forma, indagando il tema del collegamento come principio generatore.

L’indagine in “sezione” ha guidato la definizione delle connessioni tra il nuovo e il preesistente, con particolare attenzione alla continuità fisica tra i piani fuori terra e all’allineamento dei flussi interni. Il risultato sono ambienti fluidi, flessibili e accessibili, che si integrano perfettamente nella vita quotidiana della Fondazione.

Un’architettura pensata non per stupire, ma per servire con intelligenza, in piena coerenza con i valori e le aspirazioni della Fondazione Paideia.

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Edificio Residenziale

Via Tabacchi 29, Torino

Inserito nell’elegante contesto pre-collinare, il progetto di +Studio Architetti con Mediapolis Engineering, segna la completa trasformazione dell’ex sede degli uffici Fowa spa, sostituito da un complesso abitativo moderno e raffinato. Il nuovo edificio ospita 17 unità immobiliari distribuite su quattro livelli più sottotetto, e riprende con coerenza le scelte formali e materiche già adottate in via Lomellina. L’intento è chiaro: integrare con eleganza e contemporaneità il volume nel tessuto architettonico circostante, creando continuità con il vicino complesso grazie a un suggestivo giardino a più livelli che li collega in un unico sistema compositivo.

Elemento distintivo è il tema dell’edificio palafitta su pilotis, nato non solo dalla necessità di sollevare l’edificio a causa del dislivello del terreno, ma anche come richiamo a un motivo architettonico ricorrente nella zona. Un basamento in béton brut, scandito da 24 pilastri ravvicinati, sorregge e sospende il volume abitato conferendo al complesso una leggerezza visiva e una forza essenziale. L’estetica del cemento grezzo al servizio di un contenitore concentrato sull’essenziale, che fa della semplicità e della chiarezza visiva i suoi tratti distintivi.

La facciata si caratterizza per una quinta scenografica realizzata con profili in acciaio, che disegnano pieni e vuoti, definiscono i terrazzi e creano un ritmo dinamico di luci e ombre. Questo gioco di listelli in acciaio racconta un dialogo continuo e mutevole con la luce naturale, conferendo al prospetto un’identità unica e contemporanea.

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Press Review